Il virtual tour 360° ripropone l’esperienza oramai nota a molti dei Google Tour o del Google Street View e permette di esplorare sia gli esterni che gli interni di un architettura in maniera interattiva.
L’esplorazione è infatti controllata direttamente dal fruitore e si svolge passando da un punto ad un altro attraverso delle icone di navigazione immediatamente comprensibili. Ad ogni stazione l’osservatore può guardarsi attorno a 360° anche con un visore di Realtà Virtuale.
È un’esperienza molto efficace che simula un’animazione ponendo l’osservatore al centro di un’immagine panoramica, in tutto e per tutto uguale a quelle che oramai quasi tutti gli smartphone riescono a generare. La sola differenza è che l’immagine non è una fotografia di un oggetto reale, ma un rendering opportunamente costruito
Nei virtual tour è possibile anche aggiungere elementi interattivi ulteriori, come finestre popup che illustrano un dettaglio particolare, o delle didascalie e note. È possibile aggiungere effetti sonori ed addirittura programmare dei configuratori che permettono di scegliere ad esempio tra varie alternative di finitura per una tappezzeria, un pavimento o una parete.
Tutte queste caratteristiche li rendono strumenti efficacissimi per il settore immobiliare, che già li usa per permettere ai potenziali acquirenti di esplorare proprietà reali ma distanti utilizzando dei tour composti da immagini prese dal vero attraverso speciali telecamere sferiche. L’impiego di virtual tour composti da immagini generate al computer di allestimenti magari ancora da costruire potenzia uno strumento efficace e già largamente utilizzato aggiungendovi la capacità di aumentare le chances di vendita sulla carta con tutti i vantaggi che ne conseguono in termini di investimento.
Il tour virtuale può essere fruito solamente a schermo o con un visore di Realtà Virtuale, e quindi manca sia dell’immediatezza che dell’abitudine che un rendering statico può garantire. D’altra parte imparare ad usarlo è davvero immediato ed anche un fruitore inesperto ci metterà pochi secondi ad orientarsi e capire come muoversi. I tour virtuali inoltre possono essere incorporati in siti web e non necessitano di software particolari. Possono quindi essere fruiti da chiunque anche sul proprio smartphone: basterà accedere al tour e muovere il telefonino intorno usandolo come fosse una sorta di telecamera accesa sullo spazio virtuale.
I tour virtuali si basano sostanzialmente su rendering statici speciali e ogni postazione mostra quindi un unico punto di vista dell’ambiente in cui è posizionata. Ma innanzitutto è sempre possibile aggiungere più punti di vista concatenati nello stesso ambiente per permettere di esplorarlo il più esaurientemente possibile, ed in secondo luogo ogni punto di vista non è limitato ad un’inquadratura statica permettendo invece di guardarsi in ogni direzione e di soffermarsi su ogni dettaglio. La dimensione del gioco e dell’interazione rimarrà prevalente su quella dell’osservazione minuziosa di ogni aspetto, ma ciò non toglie che l’ambiente virtuale deve essere risolto in maniera perfetta e completa in ogni parte visibile.
Il tour virtuale è un elaborato più complesso del rendering statico. Benchè infatti si basi su rendering statici e ne condivida in gran parte il processo di produzione a meno del maggior onere per il calcolo delle immagini a 360° che sono più grandi, è necessaria una seconda fase di elaborazione in programmi dedicati come 3Dvista per assemblare il percorso, definire la navigazione e stabilire le modalità di interazione e pubblicazione. Il vantaggio di questa produzione in due fasi consiste però nel fatto che nell’eventualità in cui sia necessario aggiornare una o più stazioni basterà il più delle volte aggiornare le immagini a 360° senza dover ricominciare da capo con la seconda fase.
Anche se ci siamo oramai abituati ad esplorare le strade con Google Street View, la possibilità di percorrere uno spazio virtuale e di esplorarlo guardandosi attorno magari indossando un casco di realtà virtuale o anche solo muovendo attorno il proprio smartphone garantisce un effetto sorpresa e di coinvolgimento inferiore solo ad un’ambientazione 3D virtuale vera e propria dove ci si possa muovere come in un videogioco. Considerata però la complessità sia di produzione che di fruizione di quest’ultima, il Tour Virtuale rimane la scelta col migliore rapporto wow-prezzo per la fruizione di spazi architettonici virtuali.